FUORISALONE 2012 REPORT

FUORISALONE 2012 REPORT

Il FUORISALONE, anno dopo anno, si spalma su un territorio sempre più esteso della città, gli eventi si moltiplicano, le locations si dislocano, mettendo veramente alla prova il visitatore più ostinato, come noi, che pur avendo sempre la sensazione di riuscire a vedere tutto, sappiamo che in realtà è assolutamente IMPOSSIBILE!
KARIM RASHID IN VIA TORTONA

●TORTONA si conferma zona leader degli eventi del FUORISALONE, sia per la quantità di eventi che per le molteplici proposte, nonché indubbiamente per la partecipazione di importanti personalità e aziende del design, e appuntamenti FISSI, ormai storici, della visita al FUORISALONE. Gli eventi di maggior rilievo sono intervallati da situazioni minori con designers e brand emergenti, alcuni temporary shop aperti per l'occasione, con proposte più o meno nuove, e perfino qualche situazione "MERCATINO"! Nonostante il meteo avverso in strada si incrociavano  tante persone alla caccia di novità e la situazione generale risultava spumeggiante!
Il SUPERSTUDIO anche quest'anno attiva il TEMPORARY DESIGN MUSEUM portando avanti la mission di spostare il focus dell' evento da commerciale a culturale. Anche quest'anno ci siamo divertiti negli stand con allestimenti TECNOLOGICI ed EFFETTI SPECIALI: CANON NEOREAL presenta una suggestiva istallazione, proiettando immagini video su un reticolo di cavi, dando la suggestione di un ologramma, e in un'altra sala stupisce con un effetto di gigantesca cascata di colori e luce, realizzata proiettando immagini su un grande drappo di tessuto cangiante, che pendeva dal soffitto. FOSCARINI realizza un' imponente installazione con immagini sminuzzate in schermi di diverse dimensioni e altezze, mentre SAMSUNG presenta un progetto di REALTÀ AUMENTATA su uno spazio domestico, e LUMIOTEC presenta un'installazione di luce e specchi, straniante e di un forte impatto visivo.
Il Design Museum si è esteso con l'apertura dello spazio sottostante e il SUPERSTUDIO 13, con proposte verso un design più alternativo e indipendente. Molto interessante l'esposizione di NENDO WITH LASVIT, con produzioni che associano la luce a materiali rifrangenti. Interessante anche la  ricerca di MUSEI DI CARTA sul perfetto souvenir da museo, ecocompatibile ed economico.
Al Magna Pars protagonista l'HOME SPA DESIGN con novità sulla zona bagno (in parallelo forse alla rassegna BAGNO in fiera), sempre più orientata verso il wellness. Sempre in via Tortona, il cortile OPIFICIO 31 candidato a diventare un nuovo sito fisso di appuntamenti di qualità, mette in luce diverse sfaccettature del design d'oggi, da quello più sofisticato del Concept Store MERCÌ, succursale termporanea dell'omonimo store Parigino, a quello più alla mano come il divertente spazio E-BAY, che vedeva la possibilità di arredare casa con pezzi di design a prezzi irrisori. Al Padiglione Visconti lo spazio FRANCE DESIGN con proposte creative, colorate e accattivanti, dove si respirava aria di innovazione ed energia.
Al n° 37 di via Tortona c'è MOOOI, che propone quest'anno una bellissima mini collezione di classici mobili bianchi, con decori grafici multicolor, dipinti a mano, design di STUDIO JOB. In via Savona l' OUTDOOR di DEDON ha risentito in parte del clima sfavorevole, riuscendo comunque a farsi apprezzare per la coloratissima collezione DALA. In via Solari, nello spazio della Fondazione Pomodoro, il GRUPPO POLTRONA FRAU allestiva il  DESIGN VILLAGE, con tutti i marchi del gruppo, POLTRONA FRAU, CAPELLINI, CASSINA.
CANON NEOREAL
MINISTRY OF SENSES - consolle interattiva
FRANCE DESIGN
LIXIL
EVENTO MEET - SLIDE
MERCI
MOOOI

●Il CENTRO è la sede degli showroom degli HI-BRANDS italiani, concentrati perlopiù in via DURINI, che accoglievano i visitatori con le loro nuove collezioni. Quest'anno è stata la zona degli eventi dei MAGAZINES internazionali, che hanno proposto interessanti LETTURE del design contemporaneo mettendo in luce diversi aspetti. DOMUS ha scelto la bellissima location di Palazzo CLERICI, una delle più apprezzate di tutto il fuorisalone: un palazzo d'epoca, finemente decorato, con diversi stili tra rococò e neoclassico; l'evento è THE FUTURE IN THE MAKING, una interessante ricerca sulle possibili vie del design prossimo. Si parla delle tecniche di produzione digitali, con stampanti laser e colaggi a caldo, e modi per ripensare il design. Qui il collettivo dei DROOG DESIGN esponeva un CONCEPT su nuove vie del progetto ancora inesplorate (come l'utilizzo di materiali organici per realizzare dei tessuti). Un'esposizione che più che dare risposte e soluzioni, faceva nascere domande, quasi a non voler DECRETARE un percorso definitivo, ma tenere aperte diverse vie sull'evoluzione della ricerca.
In pieno quadrilatero della moda  torna l'evento WALLPAPER AT BRIONI, in cui il magazine inglese porta avanti la tematica dell'HANDMADE, una interessante ricerca sul fatto a mano di qualità, e sul ruolo che assumono l'artigiano e l'artigianato nel panorama del progetto contemporaneo.
INTERNI LEGACY, nei cortili dell'Università degli Studi di Milano, ripropone la mostra EVENTO dell'omonima rivista, che quest' anno si fa promotrice di una riflessione sull' EREDITÀ del progetto in termini di ricerca, tecnologie e materiali, attraverso la concretizzazione di alcune idee realizzate in collaborazione con aziende che utilizzano sistemi costruttivi all'avanguardia. Nella rosa dei partecipanti, importanti nomi del mondo dell'architettura e del design, come MENDINI, ODILE DECQ, URQUIOLA, ORA ITO, i PALOMBA.
BULTHAUP
CASSINA
B&B ITALIA
CERRUTI E BALERI
PORRO
SAWAYA & MORONI
WALLPAPER AT BRIONI
PALAZZO CLERICI
THE FUTURE IN THE MAKING

● Tra gli eventi un po' DISLOCATI dalle zone del fuorisalone, diamo una nota di merito all'evento MOST che ci ha dato la possibilità di visitare un'altra bellissima location, il MUSEO DELLA SCIENZA E DELLA TECNICA. È stata forse la location più azzeccata di tutto il fuorisalone, perché il tema della mostra si sposava perfettamente con il tema del museo. Era ora che la città si aprisse un po' di più a questi eventi, facendo scoprire nuovi spazi di una Milano che non è fatta solo di capannoni industriali!
MOST era un contenitore di diverse esposizioni, curato da TOM DIXON, che portava avanti un discorso sulle TECNICHE PRODUTTIVE, mettendo a confronto grandi marchi e giovani designers, in un percorso che si dislocava tra i pezzi del museo. Oltre al progetto di TOM DIXON erano presenti all'evento i DESIGNERS BLOCK, gruppo creativo, che presenta sempre qualcosa di particolare, MOLO, con i bellissimi mobili e componenti di carta, LA CHANCE, e altre realtà interessanti. Qui si è potuto scoprire e analizzare una via POSSIBILE e CONCRETA del design contemporaneo, con progetti più o meno accessibili, ma con il chiaro obiettivo di mettere in primo piano la prerogativa d'USO, di oggetti che possiamo comperare e portare a casa.
MOST
TOM DIXON
TRU PUNCH 3000 - productive punching machine
LA CHANCE
DESIGNERS BLOCK
DESIGNERS BLOCK
MOLO

Appuntamento fisso da ROSSANA ORLANDI che si conferma location di qualità per proposte inattese e stravaganti! Quest'anno vede una collaborazione con lo stilista ANTONIO MARRAS, con cui ha prodotto una micro-collezione dal sapore retrò, poetica e affascinante, con un patchwork di tessuti classici che ricoprono imbottiti, divenendo anche carta da parati. Sono poi i giapponesi di PASSAGGIO MILANO che ci stupiscono con il TABLEWARE di SUS GALLERY, suppelletili in TITANIO, dalle prestazioni elevate. NIKA ZUPANC propone una lavagna che all'occorrenza, ruotando il piano, diviene un tavolo, con finiture metalliche in un bel  tono rame/rosa. Ma uno dei progetti che ci ha conquistati di più è il progetto di Alexander Tallen, del College Konstfack di Stoccolma, con le sue poetiche MACCHININE di CERAMICA decorate con decalcomanie: un toy decorativo tra gioco e lusso!

Altra location fuori-zona i Chiostri dell'Umanitaria dove era possibile vedere le interessantissime collezioni di PAOLA LENTI, che come sempre riesce a coniugare un'appeal tradizionale con l'aspetto   più tecnologico dei materiali, per bellissimi tappeti, perfetti anche da ESTERNI, che spingono a ripensare l'arredamento su nuove prospettive.

ROSSANA ORLANDI - SIWA
ROSSANA ORLANDI - ALEXANDER TALLEN
PAOLA LENTI

● La TRIENNALE propone come evento di punta la mostra dedicata alla GRAFICA ITALIANA, TDM5,a differenza degli anni passati, in cui grandi nomi del design italiano allestivano il museo secondo il proprio punto di vista. Molte esposizioni sono dedicate alla ricerca sui MATERIALI. MARMOMACC ci ha stupito con le tecniche all'avanguardia nella lavorazione del marmo, rivalutato come wallpaper o che assume effetti di traslucenza. MATERIAL CONNECTION presenta VERTIGO: in mostra le superfici da rivestimento e pannelli HPL di ARPA  e SKEMA. Abbiamo potuto vedere anche le moquette METROPOLIS, le resine di GOBBETTO, e la collezione di laminati PARADE disegnata da Giulio Iacchetti per ABET LAMINATI.
BENETTON con FABRICA propongono i progetti di ricerca OBJET COLORÉ e OBJET PRÉFÉRÉ: complementi e arredi  basati su idee
semplici del design e soluzioni a volte scontate.
TDM5 - GRAFICA ITALIANA
MARMOMACC
VERTIGO
FABRICA
PERSPECTIVES - BELGIUM IS DESIGN
LASVIT LIQUIDKRISTAL - ROSS LOVEGROVE

●In zona PORTA ROMANA scopriamo un'altra bella location, CASCINA CUCCAGNA, un edificio settecentesco di un certo fascino, che abbandonata da tempo, è poi stata recuperata e restaurata, e ora ha già ripreso a vivere nella quotidianità milanese. Contiene infatti delle camere da affittare e un RISTORANTE, inaugurato per i giorni del salone, che propone una cucina tipica e disimpegnata. La cascina è stata teatro per la manifestazione di punta della zona, che portava lo stesso nome dell'edificio. Un contenitore di eventi in cui era possibile vedere il concept GOOD DESIGN, che raccontava come la QUALITÀ del lavoro porta già ad una sostenibilità sociale e ambientale, ponendo a confronto la realtà del lavoro artigianale e i prodotti industriali. Il PUBLIC DESIGN FESTIVAL metteva in luce diversi aspetti della sostenibilità, dal recupero di scarti, all'utilizzo di materiali biodegradabili, al risparmio energetico.
CASCINA CUCCAGNA - GOOD DESIGN
CASCINA CUCCAGNA - GOOD DESIGN

●In ZONA BRERA gli showroom dei marchi di alta gamma del design italiano hanno lanciato eventi per mostrare i loro nuovi prodotti, fra questi VALCUCINE, MISSONI HOME, AGAPE, MOROSO, LAGO, per citarne alcuni. Si accostano ai blasonati showroom, le GALLERIE di design, che esponevano un design più di ricerca e molta arte! Molto interessante l'esposizione KARIMOKU NEW STANDARD che vede protagonista, oltre il Karimoku Design Team, anche Scholten & Baijings, TAF, Tomàs Alonso ecc. L'esposizione era ospitata nell'Erastudio Apartment Gallery, un luogo dal sapore vissuto che ben si sposava con il concept abitativo semplice e casalingo dell'azienda, con allestimento curato da Arabeschi di Latte.
MATALI CRASSET presenta, alla Galleria delle Piane, la sua personale intitolata WORKS come l'omonimo libro monografia a lei dedicato. Molto interessante l'evento dell'azienda NODUS RUGS che presentava la sua nuova collezione di tappeti, al Chiostro della Facoltà Teologica. Tra i designers nomi importanti come i Campana, Nacho Carbonell, Studio Job, ecc, e una collezione eco-sostenibile di Bartoli Design.
Anche BRERA ha le sue location di riguardo: il PALAZZO CUSANI ospita l'OUTDOOR VILLAGE, progettato dai PALOMBA, mentre il MUSEO POLDI PEZZOLI ospita una riflessione storico critica sulle CANDELE, mostra in collaborazione con FOSCARINI e INVENTARIO, con diverse opere tra candele, candelieri, con un'opera di PISTOLETTO e tanti pezzi di importanti designers.
Fra gli eventi più stranianti della design week troviamo un progetto di LENNY KRAVITZ (!)(...e non è un caso di omonimia), una rivisitazione della Mademoiselle di Starck per KARTELL, in pelliccia e pitone... Per chi volesse approfondire, vi facciamo sapere che il musicista presentava anche un progetto con LEA Ceramiche in via Durini, oltre ad avere una sua azienda di design personale, la Kravitz Design (!).
OUTDOOR VILLAGE
MOLTENI
NODUS RUGS
DILMOS - RON GILAD

●VENTURA LAMBRATE, con i suoi spazi galleria presenta un design più concettuale che si sposta così tanto verso l'arte da perdere le sue connotazioni funzionali, per opere di puro concetto. Troviamo qui gran parte del design nord-europeo, i progetti di scuole di design internazionale, e alcune comitive di giovani designers indipendenti. Tra le cose più apprezzabili della zona, ci sentiamo di citare degli interessanti EFFETTI di materiali. Un mini INTARSIO, che dava quasi la sensazione di TESSUTO, nei contenitori cilindrici dunun, di 4P1B Design Studio, e un bellissimo effetto simil LEGNO, con venature, realizzato però da blocchi di CARTA riciclata, lavorati ad oc, visto tra gli oggetti di SUPERCYCLERS. Notevole il progetto ANALOGIA 003 di Andrea Mancuso e Emilia Serra, che realizzano un progetto ARTISTICO, una sorta di SKETCH TRIDIMENSIONALE. Dei cenci di feltro nero sospesi su una rete di fili, disegnano nell' aria sedute e oggetti domestici, distribuiti sapientemente nello spazio, per un effetto sorprendente. Tra le tante cose d'arte abbiamo gradito vedere i complementi da tavola di GIÒ PONTI per SAMBONET, che, nonostante la loro età, parevano pura avanguardia, e anche possibili da utilizzare! Oggetti creati quando ancora non si sentiva l'esigenza di perseverare nel limite tra arte e design...
VENTURA LAMBRATE
JAIME HAYON
RCA - PARADISE - MAKING MONEY
ANALOGIA 003
SUPERCYCLERS
4P1B Design Studio
GIÒ PONTI - SAMBONET

● Ma il design non doveva avere una connessione con la QUOTIDIANITÀ e tenere conto dell'aspetto FUNZIONALE dell'oggetto? E' bellissimo vedere quando sperimentazione e ricerca si spingono avanti, ma non ha senso se esse sono fini a se stesse.

Se alcuni oggetti arrivano subito, senza bisogno di essere raccontati, alcune installazioni servono e sono utili a comprendere al meglio il CONCEPT, la FASCINAZIONE che un'azienda vuole proporre con una nuova collezione. Alcuni allestimenti erano ben pensati per far vivere al visitatore un'esperienza e asserire il messaggio di un'azienda o di un prodotto.
Abbiamo riscontrato però in questo FUORISALONE molte proposte ARTISTICHE, esposizioni, installazioni che avevano un valore ASTRATTO, e un fine puramente CONTEMPLATIVO. Ci siamo chiesti come mai è stato lasciato tanto spazio all'arte e all'astrazione.
Una delle risposte potrebbe essere che in tempi di crisi bisogna giustificare i costi esorbitanti  di alcuni oggetti facendoli passare per "OGGETTI D'ARTE", anche perché impensabili in un'ottica di quotidianità. Un'altra giustificazione era il poter aggiungere con tranquillità il cartello DON'T TOUCH, (perché si sa, l'arte non si tocca), che serviva magari per ovviare alla precarietà dell'oggetto e l'impossibilità di poterlo utilizzare.
ANOTHER TERRA

Sembra che ci si sia talmente stufati del DESIGN da volerlo trasformare in un'altra cosa!!! Forse davvero i designers non ne possono più di fare i conti con un'IDEA d'USO che magari argina troppo la creatività, o forse si è spaventati da un'idea di design troppo "SUPERNORMAL", e si cerca di allontanarsi sempre di più, ponendo sul piedistallo l'INARRIVABILE.
Il fuorisalone rappresenta un TERMOMETRO di tendenze e di riflessioni su cosa si muove intorno al mondo del design, ma nel contemporaneo fra crisi e scarsità di intenti, sembra si richiuda in un rifiuto di questo BANALE QUOTIDIANO. Pare quasi uno slogan che cita a gran voce IL DESIGN NON È PER TUTTI - non è per tutti i giorni, non per tutte le situazioni, non per tutte le tasche -
Un peccato non cogliere la chance della CRISI per ripensare lo stile di vita e gli oggetti d' uso in un'ottica più concreta, e più pratica, che è forse quello di cui più abbiamo bisogno.
Solo poche aziende hanno raccolto la sfida, tentando approcci ecocompatibili e sostenibili,  nuove soluzioni, e vie di progettazione innovative. Pochi hanno saputo interpretare un nuovo lifestyle più asciutto, ma più colto e cosciente, che non vuole un design DA ESPOSIZIONE, ma che chiede soluzioni valide e più attente, che rispondano ad una vita concreta, senza comunque dimenticare la componente estetica.

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