Il 2005 è un anno storicamente fondamentale per il Salone del Mobile. Il 31 marzo la sede del Salone del Mobile lascia la zona fiera di Milano per spostarsi nel nuovo Polo Fieristico di Rho-Pero, sorto sulla ex raffineria Agip e progettato dall'architetto romano Massimiliano Fuksas. Lo spostamento per la visita è un po' più lungo, ma reso possibile grazie ad un nuovo tracciato della metro.
Il Fuorisalone, o i cosiddetti "Esterni" sono una realtà invece più stabile. Al Superstudio troviamo diverse installazioni basate sul rivestimento a mosaico: Antonio Lupi propone per il bagno un monoblocco full-color multi-servizio. Bisazza crea un mondo parallelo avvolto totalmente dalle sue tessere, secondo il progetto di Marcel Wanders: manichini, casette, bagni, dei pattern barocchi in tessere di vetro avvolgono ogni superficie, perfino la carrozzeria di una MINI viene totalmente rivestita in mosaico. Sempre al Supertudio si trova Via Parigi, la manifestazione che propone il design emergente francese che ci fa scoprire questa volta una creatività raffinata e sempre attenta alle finiture e ad originali soluzioni creative.
I Droog Design si trovano in Via Pietro Giannone con una installazione che ricorda il cubismo, sono infatti dei grandi parallelepipedi in polistirolo bianco che contengono le creazioni del gruppo olandese. Anche la Tokio Design Week trova una sua location durante il Salone e fa sognare con degli oggetti che mescolano sapientemente natura e tecnologia.
Il Salone Satellite risulta sempre importante per le interessanti soluzioni di giovani Companies di design. Il gruppo danese Permafrost propone dei tappeti che imitano il passaggio di un trattore su un aiuola o di un gatto su un manto innevato. Tuttafuffa Design propone una divertente versione XXL del normale paesaggio domestico quotidiano, dai tasti del computer che divengono sedute, francobolli ingigantiti, tappeti, agli headphones che diventano degli speakers.
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