STREET ART WAYS


Vi sarà capitato di certo di sentir parlare di STREET ART e magari vi siete chiesti: ma sarà arte anche la scritta “TI AMO” apparsa stanotte nella facciata di casa appena ridipinta? 
Se pensate che la Street Art sia solo l’atto di un manipolo di delinquenti dediti a imbrattare e pasticciare... bèh, sappiate che non è proprio così!
LA STREET ART E' una forma di espressione artistica basata su interventi creativi sul tessuto urbano. Le tecniche utilizzate sono diverse, SPRAY a mano libera, STENCIL, STICKERS, POSTER e CARTELLONI, TECNICA PITTORICA CLASSICA, e le più recenti PROIEZIONI VIDEO e CROCHET INVASIONS!

LE RADICI della Street Art sono profonde, già negli anni ‘60, ‘70 si documentano i primi WRITING, prima a Philadephia poi a New York. Le TAG (firme) appaiono un po’ ovunque per segnare TERRITORI e dichiarare l' appartenenza ad una CREW (GRUPPO). Il writing viene spesso associato ad atti di vandalismo, poiché i luoghi preferiti di espressione sono i mezzi pubblici, edifici di interesse storico e artistico, oltre che spazi privati. 
L’EVOLUZIONE NATURALE DEL WRITING sono i GRAFFITI o GRAFFITI WRITING, diffusi intorno agli anni ‘80, dove, sempre con la tecnica delle bombolette spray, vengono dipinti treni, muri e spazi urbani, purchè  ben visibili. L' idea è sempra quella della TAG, ma il risultato è molto più appariscente, esplosivo, con ricerche sui font e caratteri stilistici ben definiti e individuali, a seconda dal talento degli artisti e dalle diverse scuole che si diffondono ovunque, sviluppando proprie peculiarità dei grafismi: “tondeggiante” per la romana, “sottile e stilizzato” per la parigina, e da citare la “wild style” newyorkese.
Contemporaneamente ad una concretezza maggiore del fenomeno, inizia in tutta Europa e a New York una forte REPRESSIONE del writing come manifestazione illegale e deturpativa;  Con la rimozione immediata dei graffiti, continue denunce e arresti, attribuiscono alla street art una foggia di illegalità che rende il fenomeno sfuggente e ristretto a nicchie di giovani, aumentando allo stesso tempo, la popolarità del fenomeno.
Negli anni ‘90, con il motto "SPRAY CAN ART", vengono lasciati spazi pubblici ai writers, per cercare di sedare il fenomeno e inscrivere il graffiti writing in canoni di legalità. Questo, come altri eventi dello stesso tipo, segnano una ROTTURA che spacca il GRAFFITI WRITING dalla STREET ART. Da un lato lo spray, come forma espressiva la cui ricerca è principalmente sul font e su un proprio stile, un proprio segno grafico, e si sposta principalmente in luoghi concessi; dall’altro coloro che danno al loro lavoro una finalità estetico/artistica utilizzando diversi medium, e che cercano di restare liberi da compromessi. La Street Art non vuole vincoli, perché ciò farebbe perdere l' indole e la peculiarità che l’ha fatta nascere, l'idea dell' inaspettato e della sorpresa, e soprattutto la ricerca dello spettatore: non vuole più un museo o una galleria per addetti ai lavori, ma vuole il contatto con il pubblico della strada, per raccontarci una storia che è anche nostra.
Detto ciò è difficile chiudere tutta la STREET ART in un’unica definizione, poiché si sviluppa in DIVERSE DIREZIONI, la sua interpretazione è molteplice, differenti i punti di vista; ciò è dovuto anche al fatto che ormai essa si è diramata in diversi campi creativi, dal fashion al design, dal videomaking alla pubblicità.
Abbiamo scelto 5 ARTISTI di FAMA INTERNAZIONALE, che hanno in qualche modo contribuito con il loro stile all’evoluzione della STREET ART.

BANKSY

BANKSY è indubbiamente lo street artist più influente del nostro tempo. Di lui non si ha una identità certa. C'è chi dice sia un certo Robin Gunningham, da Bristol, studente della Bristol Cathedral School che trasferito a Londra diviene BANKSY. C'è chi pensa sia un COLLETTIVO ARTISTICO, o un rapper dallo sconfinato talento, non solo musicale! Le sue stupefacenti trovate sono ironiche, spiazzanti, e divertenti, giocando con gli schemi e le iconografie della società e del sistema arte; le sue affissioni abusive dentro i musei più importanti al mondo, di opere classiche “rivisitate” restano memorabili. Egli registra il tempo di vita di ogni opera, che va da poche ore ad acquisizioni permanenti! Interessante per capire come le sue operazioni vivono in balia degli accadimenti del luogo in cui nascono!!!
Banksy oggi firma la regia del film "Exit to the gift shop" e espone nelle più importanti gallerie di tutto il mondo, continua a mantenere segreta la sua identità e invadere spazi pubblici! Tenete gli occhi aperti!

KAWS

KAWS, nome in codice per Brian Donnelly dal New Jersey, dopo essersi laureto alla  School of Visual Arts a New York, inizia a lavorare per l' industria dell' animazione  Disney, dipingendo i fondali di famosi cartoons, durante gli anni ‘90, trasferitosi a New York inizia a intervenire  con i suoi serpentelli dagli occhi crociati su manifesti e cartelloni pubblicitari nelle fermate dei bus nelle cabine telefoniche e della metro. Muovendosi poi a Parigi, Tokio e Londra rende il suo tratto e la sua ironica riconversione della pubblicità un segno distintivo del suo lavoro. Oggi Kaws è un artista che lavora SU TELA, convertendo i cartoons e i personaggi dell comunicazione di massa in PERSONAGGI dagli OCCHI CROCIATI . Ora espone in tutto il mondo, e vedendo le t-shirt del suo brand ORIGINAL FAKE, quasi non ci ricordiamo più il suo carattere eversivo!

OBEY GIANT

OBEY GIANT alias Shepard Fairey, nato nel 1970, anche lui vanta una laurea alla Rhode Island School of Design. Notevolmente conosciuto all’inizio nell’ambiente degli SKATERS, la sua fama si è poi diffusa in tutto il mondo, con lo stesso nome del famoso wrestler André the GIANT, attaccando in tutto il mondo il famoso faccione del personaggio a cui si è ispirato, sotto forma di poster, sticker o stencil. Durante gli anni ‘90 diventa attivissimo apponendo il suo stile e la sua grafica sui muri di mezzo mondo, e spostandosi già verso un’attività mirata, più commerciale iniziando a vendere le sue opere.
Il suo talento è arrivato lontano, tanto da essere scelto da OBAMA per firmare il manifesto della sua campagna! Oggi Shepard Fairey è un po’ meno OBEY GIANT, essendo uscito allo scoperto, anche se il suo marchio è diventato un BRAND fashion, con il nome OBEY. Il suo stile e le sue grafiche sono fra le più belle e influenti del nostro tempo. Qualcuno magari si è pentito amaramente di non aver acchiappato uno di quegli stickers del faccione, non potendo prevedere che sarebbe diventata un’opera tanto importante!

ABOVE

ABOVE. Di lui sappiamo effettivamente poco. È nato presumibilmente nel 1981, e si sa che è operativo dal 1995 come WRITER sui treni merci californiani. A 19 anni si trasferisce a Parigi, dove inizia a produrre e diffondere le sue famosissime FRECCE, il suo segno distintivo, in compensato ed in cartone, appese su i cavi della corrente, che invitano sempre a guardare SU...
Non si sa quasi niente della sua formazione e dei suoi trascorsi artistici, poichè mantiene uno stretto anononimato. Ma conosciamo bene le sue opere e i suoi viaggi, grazie ai graffiti e le installazioni, documentate in tutto il mondo, dal sapore ancora WRITING, dove la SCRITTA/LOGO ABOVE occupa gli spazi con ironia.

EL MAC

EL MAC nasce nel 1980 a Los Angeles, studia arte da autodidatta. In lui è possibile apprezzare un talento sconfinato nell'uso della classica BOMBOLETTA spray, che diviene mezzo alternativo per una produzione pittorica dal SAPORE CLASSICO.
I suoi murali richiamano l' arte classica europea e la fotografia sociale, con uno sguardo ai popoli dell'America latina, realizzando giganteschi RITRATTI, realistici, pieni di dettagli e di pathos.
Nonostante utilizzi la tecnica storica dei graffiti, la sua arte non ha già più la componente eversiva della Street Art. La sua PITTURA sembra più vicina al MURALISMO di matrice sociale presente in SUDAMERICA, ma reso estremamanete raffinato e sofisticato dal suo talento. Lo vediamo per strada, in città di tutto il mondo, su palazzi e portoni COMMISSIONATI, con interventi sempre di taglia XXL, full-color, dall’impatto incredibile!

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